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Isola di Man
Galles
Inghilterra
Cornovaglia
Baliato di Guernsey
Baliato di Jersey

L’antica Chiesa delle Isole britanniche in Italia
(sito in costruzione)

Benvenuti nella homepage della Chiesa celtica

In questo sito viene presentato al popolo l’autentico Cristianesimo celtico, pressoché sconosciuto in Italia. Il messaggio di salvezza di Gesù Cristo portato dalla Terra Santa nella Britannia romana (le attuali Inghilterra, Cornovaglia e Galles) ad opera di alcuni missionari nel I secolo d.C. Il medesimo messaggio successivamente diffuso in Hibernia (l’antico nome attribuito dai Romani all’attuale Irlanda) e in Caledonia (nome dato dai Romani al territorio posto a Nord della provincia romana della Britannia, corrispondente in gran parte all’odierna Scozia). La “Buona novella” diffusa ovunque, in modo inalterato e fedele, dalla Chiesa celtica.

Una precisazione è doverosa quanto necessaria. A livello internazionale, Italia compresa, ci sono alcune cosiddette chiese celtiche finalizzate ad assecondare le perversioni del mondo attuale e ad ingannare i credenti (sette religiose vere e proprie). Questo, dunque, è l’unico sito ufficiale della Chiesa celtica in Italia. Come l’esistenza, sempre in Italia e nel resto del mondo, di sedicenti chiese cattoliche romane (indipendenti) denunciate dall’autentica Chiesa cattolica romana, nonché la presenza di autoproclamate chiese luterane e anglicane (liberali) non riconosciute dalle autorevoli Chiesa luterana e Chiesa anglicana. Tutte queste pseudo comunità celtiche, cattoliche romane, luterane e anglicane predicano errate dottrine bibliche, diffondono svariate ideologie pervertite, celebrano riti esoterico-occultisti e accolgono massoni spacciando poi tali atti come cristiani (al giorno d’oggi è autoreferenziale presentarsi con il nome di congregazione celtica, romana, ortodossa, riformata eccetera unicamente per trovare del consenso pubblico). Analizzando ulteriormente si può confermare che nessuna di queste stravaganti, fantasiose e degenerate chiese celtiche segue la vera Via celtica scritta nei libri di Storia. In parole povere, gli aderenti di simili comunità non sono celtici. Gesù nella Parabola della zizzania insegna che il grano e la pianta infestante saranno separate al momento della mietitura e non prima, per evitare che il grano venga danneggiato. Ciò vuol dire che Chiese vere e chiese false agiranno, purtroppo, nello stesso contesto sociale.

Fratelli e sorelle, il momento esatto della seconda venuta del Signore non è noto a nessuno se non a Dio Padre (Matteo 24:36). Vi sono tuttavia dei segni, le profezie della Sacra Scrittura relative a quel giorno tremendo e glorioso, che si stanno adempiendo. Gesù ammonì più volte i suoi discepoli che prima del suo secondo avvento ci sarebbero stati tanti falsi profeti (Matteo 24:11). Pure l’apostolo Paolo avvertì che negli ultimi tempi nessuno avrebbe più sopportato la Parola di Dio (2Timoteo 4:3-4), cercando delle scappatoie oppure delle alternative ai comandi dati da Dio. Invochiamo continuamente lo Spirito Santo affinché illumini le persone di buona volontà.
Cimitero in Scozia (clicca qui)

Introduzione sul Cristianesimo

Moltissimi cristiani, la stragrande maggioranza, non conoscono la Storia del cristianesimo né tantomeno la Storia delle chiese. Di fatto si ignora completamente il Cristianesimo nella sua costituzione. È arcinota l’immagine, del tutto errata, del Cristianesimo composto unicamente da quello orientale e da quello occidentale. La Chiesa di Roma infatti parla soltanto dei due “polmoni” del Cristianesimo uno dei quali è rappresentato proprio dalla Chiesa romana (escludendo tutte le altre Chiese dell’Occidente ovvero le comunità cristiane nate dalle Riforme del XVI secolo), mentre l’altro è rappresentato dalle Chiese ortodosse e dell’Oriente. Questa posizione tiene fuori il Cristianesimo celtico il quale, secondo la mentalità prevaricatrice e imperialista cattolica romana, farebbe parte della tradizione occidentale e quindi apparterrebbe al Cristianesimo del continente europeo occidentale.

La religione cristiana in realtà si suddivide in tre grandi aree, in base alle caratteristiche geografiche oppure culturali (in questi tre rami del Cristianesimo ci sono le diverse Chiese con le varie denominazioni):

Cristianesimo orientale o greco;
Cristianesimo insulare o celtico;
Cristianesimo occidentale o latino.

Dal Cristianesimo insulare, vale a dire delle Isole britanniche (un grande arcipelago tra l’oceano Atlantico e il Mare del Nord, nel quale arcipelago le più grandi sono la Gran Bretagna e l’Irlanda), deriva la Chiesa celtica nota anche come Chiesa britannica antica oppure detta Chiesa cattolica celtica o invece Chiesa culdee. Anticamente essa, nel periodo del Cristianesimo primitivo e cioè prima di tutte le separazioni formali politico-religiose delle Chiese particolari, faceva parte dell’unico corpo della Chiesa universale. La Chiesa celtica nel suo percorso storico è rimasta senza macchia e senza sbavature per quanto riguarda le credenze, l’insegnamento e le pratiche (a differenza, bisogna dirlo per correttezza, di tante Chiese ufficiali che, tra manipolazione della Sacra Scrittura e tradimento del Vangelo, hanno praticamente rinnegato Gesù Cristo il Figlio di Dio).
Croce in Inghilterra (clicca qui)

La croce celtica

La croce celtica è denominata pure croce di san Patrizio e associata principalmente all’Irlanda, infatti questo santo se ne servì durante il processo di evangelizzazione dell’isola. San Patrizio coniugò elementi cristiani con quelli celtici: la croce latina (simbolo della redenzione operata da Cristo con la sua morte) sovrapposta al cerchio vuoto (simbolo celtico del Sole) in modo che il punto di intersezione dei due bracci della croce coincidesse perfettamente con il centro del cerchio. Il Cristianesimo, dunque, si fuse con la popolazione celtica delle Isole britanniche con quel processo conosciuto con il termine di inculturazione ovverosia una cultura assimilata da un’altra (del resto il Cristianesimo nella sua diffusione si amalgamò con le culture locali dei vari popoli). I missionari cristiani mostrarono grande rispetto per la spiritualità e per le tradizioni dei popoli autoctoni di queste isole atlantiche, che furono incorporate nella pratica cristiana. La cultura celtica nativa venne trasformata con dolcezza dal Vangelo, dall’interno senza essere sradicata. Patrizio trovò un modo particolare per entrare nella psiche degli abitanti dell’Irlanda, rendendola più umana e più nobile ma mantenendola irlandese.

Ci sono varie tipologie di croci celtiche sia ornamentali che cerimoniali, realizzate in pietra, con dettagli che ne consentono l’identificazione. Le croci antiche sono scolpite con simboli celtici precristiani, come forme naturali e geometriche. Le croci medievali sono scolpite con scene bibliche, dell’Antico e del Nuovo Testamento.

Nel secondo dopoguerra la croce celtica veniva adottata dai movimenti neonazisti e neofascisti (movimenti di estrema destra), interpretando forzatamente il popolo celtico insulare come guerrafondaio e perciò da imitare. La croce celtica come alternativa alla croce gammata oppure croce uncinata oppure croce polare, più conosciuta come svastica (essa è usata ancora da alcune associazioni politico-fanatiche). Croce celtica scelta dal politico Jacques Doriot, leader del Partito Popolare Francese. Purtroppo il delirio di onnipotenza e la stupidità degli uomini portano ad abusare e insudiciare qualunque aspetto positivo della vita, comprese le tematiche spirituali (allo stesso modo con la svastica nella Germania nazista del XX secolo, elemento presente presso molte popolazioni fin dalla preistoria ed incluso nel simbolismo solare).

La croce celtica è il simbolo principale del Cristianesimo insulare e pertanto è lo stemma della Chiesa celtica.
Europa celtica (clicca qui)

La Chiesa celtica in Europa

La Chiesa celtica è diffusa nelle sue aree geografiche d’origine ovverosia nell’Europa insulare ma altresì nell’Europa continentale e nell’Europa peninsulare. Si spera che essa possa rifiorire in quei paesi dove era attiva per più di mille anni.

I monaci celtici si definirono martiri bianchi, anche per indossare un abito di lana bianca quasi come quello dei druidi. Ci fu una stretta affinità tra la fede cristiana e la spiritualità dei Britanni, fatto unico nella Storia. Questo significò naturalezza nella diffusione del Cristianesimo senza violenze e spargimento di sangue, tranne in rarissime eccezioni (a danno dei cristiani). A differenza di altri luoghi del continente europeo, dove tantissimi cristiani morirono in modo violento per non rinunciare a Cristo. Vi furono dunque due forme di martirio: quello rosso per via del colore del sangue con la morte causata dalle persecuzioni (la Chiesa romana proprio per questo motivo denigrò la Chiesa celtica per il fatto di avere un numero ridottissimo di martiri); quello bianco per via dell’esilio volontario abbracciato con gioia pur di predicare Gesù tra i politeisti di altre religioni. I monaci celtici svilupparono persino un martirio verde per la scelta ascetica andando a vivere in luoghi isolati come boschi, valli, montagne e isole. La Chiesa celtica generò ben presto quasi una miriade di monaci stanziali e di monaci missionari. Ai tempi di san Patrizio infatti molti dei suoi giovani convertiti, compresi anche i figli e le figlie dei re, erano desiderosi di dedicare la loro vita a Dio come monaci e monache. Dal VI al XIII secolo tantissimi monaci, soprattutto irlandesi, come missionari si spinsero in: Belgio; Lussemburgo; Paesi Bassi; Francia; Germania; Svizzera; Austria; Slovacchia; Ucraina e Nord Italia. Addirittura arrivarono fino: alle Isole Faroe; all’Islanda; in Groenlandia; Russia; Nord America e nel Sud Italia portando la luce della cristianità Pro amore Dei (dal latino Per amore di Dio).

Fondatori di monasteri e di scuole monastiche (antesignane delle università medievali). I monasteri, inizialmente destinati come luoghi di preghiera appartati, divennero ben presto oggetto del patrocinio dei re e dei ricchi. Molte persone furono attratte a costruire insediamenti intorno ai monasteri, diventando centri di economia e di apprendimento. I monaci celtici indirettamente come fondatori di villaggi e paesi. Insegnanti ed educatori, scrittori ed editori, questi missionari si distinsero altresì nel promuovere l’agricoltura e perciò i loro centri monastici delle vere e proprie oasi in luoghi incolti. I vigneti, ancora oggi collegati a tali monaci, furono la gioia di molte nazioni. Poi le loro erbe medicinali che alleviarono le sofferenze di tanti esseri umani. L’Irlanda si è imposta quale faro di civiltà. Supremazia della persona umana ricca di una sacralità profonda, valori di pace, giustizia e solidarietà insieme al mondo della cultura furono al centro della missione dei monaci. Lo spirito celtico dominò non solo sulle Isole britanniche ma in buona parte dell’Occidente e i suoi ideali cristiani diedero nuova vita ovunque. Questa eredità valse all’Irlanda il soprannome di “isola di santi e studiosi.”

La Chiesa celtica è presente con le sue comunità, parrocchie e monasteri in: Irlanda, Regno Unito, Germania e Italia.
Mondo celtico (clicca qui)

La Chiesa celtica nel Mondo

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Gesù invia i missionari (clicca qui)

La missione celtica in Italia

La missione è finalizzata, come detto all’inizio, a far conoscere il Cristianesimo celtico in Italia il quale è realmente ignoto. Questa antichissima fede cristiana è rigorosamente fedele alla Bibbia, Parola eterna e santissima di Dio vincolante per ogni credente. La prassi di tale fede invece, secondo la tradizione celtica, è il prolungamento della Chiesa primitiva guidata dagli Apostoli.

Lo scopo della missione è diffondere il Vangelo di Cristo che, in modo assurdo, è sconosciuto a moltissime persone che si definiscono cristiane. Soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia la grandezza del Cristianesimo, secondo il Cattolicesimo romano, si riduce alle seguenti cose: preparazione di ricette tipiche per il santo di turno; seguire immagini o statue durante le processioni; passeggiare tra le luminarie per le feste religiose locali; festeggiare il Natale, l’Epifania e le festività pasquali equiparandole a Babbo Natale, alla Befana (specialmente i fedeli cattolici romani meridionali non usano assolutamente il termine Epifania per riferirsi alla festività del 6 gennaio) e alla Caremma; culti davvero esagerati per i defunti; ripetizione dei rituali politeistici antichi (il cosiddetto paganesimo); assenteismo domenicale e via discorrendo. Queste manifestazioni sociali sono idolatria, folklore, tradizioni popolari, superstizioni, negromanzia, stregoneria e demonismo che nulla hanno a che vedere con la vera fede nel Salvatore. Coloro che vi prendono parte, persuasi di rendere onore a Dio, in realtà partecipano a riti morti che non producono nulla sul piano esistenziale e spirituale. Alcune usanze hanno addirittura implicazioni sataniche dirette, precisamente per alcuni rituali messi in atto. Responsabile di tutto ciò è la Chiesa di Roma che ha pervertito totalmente il Cristianesimo e distorto completamente la Sacra Scrittura. In primis per non aver fatto un vero processo di inculturazione, adottando in modo inalterato tradizioni politeistiche e saperi magici (uno dei tanti esempi sono i santi e cioè divinità minori o semidei). In secondo luogo con la creazione di dottrine teologiche non riscontrabili per nulla nella Bibbia, insegnate per secoli e quindi consolidate nella gente. Queste vicende hanno creato generazioni e generazioni di falsi cristiani: i nuovi farisei. Per tali fedeli corrotti Cristo, con i suoi insegnamenti, viene al secondo posto se non proprio all’ultimo. Dio diventa un accessorio oppure una delle tante faccende della quotidianità, non certo il protagonista della vita in coloro che si professano cristiani. Principalmente il popolo meridionale vive ogni giorno un Cristianesimo non biblico e un Gesù non evangelico.

La fondazione di una nuova comunità di credenti, come ben sapevano i monaci missionari, coinvolge non solo i fondatori ma tutto il popolo di Dio. In greco antico Ekkλησία, traslitterato in Ekklesia, significa Assemblea e prima dell’accezione cristiana si intendeva l’assemblea politica, militare e civile in cui si discuteva e si deliberava sulle questioni di interesse generale (prendeva la parola chi aveva il diritto di voto). Con l’evento cristiano la Chiesa è inizialmente l’assemblea dei credenti, persone che condividono e vivono lo stesso credo. Successivamente la Chiesa diventa edificio di culto ed istituzione ecclesiastica. Data questa premessa la missione celtica italiana cerca persone attive per incoraggiamento, lavori manuali, devote preghiere e sostegno finanziario. Che il Signore Gesù ci aiuti a portare la sua luce in Italia.
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